"Cari figli,
in questo tempo di grazia vi invito di nuovo alla preghiera e alla rinuncia.
Che la vostra giornata sia intessuta di piccole ardenti preghiere per tutti coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
In questi quasi 27 anni di apparizioni di Maria a Medjugorie siamo testimoni di come Lei, vera Madre,
si prende cura di noi suoi figli. Per Lei ognuno e' importante e nessuno e' escluso dal suo piano.
Lei vuole portarci tutti da suo figlio Gesu' Cristo.
In questo messaggio la Madonna ci ammonisce sulla serieta' del tempo di Quaresima in cui ci troviamo e
in cui Dio ci da' ancora un’occasione per correggerci, per continuare a convertirci. Dobbiamo
essere concreti perché la preghiera e' l’incontro dell’uomo vivo e concreto con Dio che e' vivo e
concreto. A noi si chiede la nostra personale riparazione a tutti i livelli. La Madonna ci da' i mezzi
che ci aiuteranno nella nostra lotta: la preghiera e la rinuncia.
La preghiera e' la vita con Gesu'. Gesu' e' il nostro primo maestro di preghiera. Quando i discepoli
gli chiedono di insegnare loro a pregare, Lui insegna la preghiera del Padre Nostro. Questa preghiera non
deve essere solo una recitazione o ripetizione di parole, ma un rivolgersi veramente al Padre con tutto il
cuore affinche' venga il suo regno. Nel Padre abbiamo tutto. La cosa piu' importante e' ascoltare cio' che
Dio ci dice nella preghiera e tutto il resto ci verra' dato in sovrappiu'. Dobbiamo essere perseveranti
nella preghiera e aperti allo spirito di Dio che ci dara' la forza ogni volta che le cose andranno diversamente
da come noi pensavamo.Con Gesu', la Madonna e' la nostra prima maestra di preghiera.
La Madonna ci invita alla preghiera perché Lei stessa pregava e conosce meglio di noi l’importanza della preghiera.
Ha pregato in tutti i momenti piu' importanti della sua vita: prima dell’incarnazione di suo figlio Gesu' Cristo,
al momento del suo concepimento, nel giorno della Pentecoste, quando e' nata la Chiesa, corpo di Cristo.
Lei piena di Grazia all’offerta che le fa Dio dal cielo risponde con tutto il suo essere: “Ecco sono
la serva del Signore si compia in me la Tua parola”. Questa e' la ragione per cui Lei sta dinnanzi a
noi come l’esempio piu' alto di profonda fede e preghiera. Secondo mezzo importante per la crescita
nella vita spirituale e' la rinuncia. La rinuncianon deve essere fine a se stessa, ma un’occasione
per offrire a Dio tutto lo spazio del nostro essere, affinché Egli possa operare completamente in noi.
Si deve rinunciare innanzitutto a cio' che ha preso il posto che spetta a Dio, il primo. Questo puo'
essere la gente, la gloria, il potere, il denaro, il rispetto umano, noi stessi o qualche cosa d’altro.
Al primo posto dobbiamo sempre mettere Dio. Solo cosi' tutto quello a cui abbiamo rinunciato acquista
il suo vero senso. In questo tempo di grazia, tutti siamo chiamati a crescere ogni giorno, cosi' che
con le nostre preghierepossiamo intercedere a favore di quelli che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio.
Siamo chiamati a pregare per tutti coloro che sono stati scartati dalla societa': per gli abbandonati,
gli infelici, per i bambini abortiti, per le anime del purgatorio e per tutti quelli che hanno bisogno
di preghiere
A Medjugorje molte volte la Madonna ha chiesto a tutti noi di pregare,
far penitenza e digiunare il mercoledi' e il venerdi' possibilmente a pane e acqua. Ma qual e'
lo scopo del digiuno? Perché vale la pena digiunare? Uno degli aspetti piu' importanti del digiuno e'
che ci aiuta a staccarci dalle passioni del mondo.
Scrive il Papa Bendetto XVI°: "Il digiuno, al
quale la Chiesa ci invita in questo tempo forte, non nasce certo da motivazioni di ordine fisico
od estetico, ma scaturisce dall’esigenza che l’uomo ha di una purificazione interiore che lo disintossichi
dall’inquinamento del peccato e del male; lo educhi a quelle salutari rinunce che affrancano il credente
dalla schiavitu' del proprio io; lo renda piu' attento e disponibile all’ascolto di Dio e al servizio dei
fratelli. Per questa ragione il digiuno e le altre pratiche quaresimali sono considerate dalla
tradizione cristiana "armi" spirituali per combattere il male, le passioni cattive e i vizi".
(Mercoledi' delle Ceneri, 21 febbraio 2007).
Dice Padre Slavko Barbaric: "Per prima cosa, Maria
ci chiama alla preghiera: cioe' all’unione con Dio, e poi al digiuno: vale a dire alla liberazione
del nostro cuore dai bisogni che lo legano alle cose materiali. In questo modo il digiuno ci
condurra' ad una nuova liberta' del cuore e della mente. In altre parole e' il processo attraverso
il quale diventiamo liberi ed indipendenti dalle cose materiali. Liberandoci dalle cose esteriori,
ci liberiamo anche dalle passioni che incatenano la nostra vita interiore".
Lo scopo principale del digiuno e' quindi liberarci dalle passioni, dai pensieri e dalle azioni
immorali, da odi, gelosie, egoismo, superbia, attaccamento eccessivo alle cose terrene, attaccamento
smodato alla TV , al computer , al mangiare , al bere , al gioco.
Cosi' racconta Padre Slavko attraverso
due esempi:
"Una ragazza che aveva iniziato a digiunare mi ha raccontato: "Ogni volta che tornavo da
Medjugorje mi vergognavo di me stessa quando aprivo il mio armadio, poiché vedevo molte cose di cui
non avevo assolutamente bisogno. Era soprattutto un vestito che a casa aveva provocato una guerra
con mio padre e mia madre. Io lo desideravo mentre essi dicevano di non avere abbastanza soldi per
comprarlo. Ma non ci fu nulla da fare, io lo volevo e lo ebbi. Ed ora scoprivo di averlo indossato
forse due o tre volte per poi metterlo da parte. Capivo di non averne piu' bisogno. Mi vergognai di
cio' e chiesi scusa ai miei genitori." "Un uomo era in lite con suo fratello da tanti anni e mi ha
raccontato: “in un momento mi sono trovato libero dopo il digiuno; potevo andare da mio fratello
e cercare la riconciliazione. Senza digiuno io potevo essere cristiano e nello stesso tempo litigare
con mio fratello. Adesso ho capito che il Signore vuole un cambiamento radicale di me".
Quindi il digiuno ci libera dalla schiavitu' del proprio io e ci rende liberi di gustare la vera felicita'.