home Gruppo Giovani info@medjugorjeliguria.it incontri pellegrinaggi archivio documenti link

 

 

 

 

 

                                        Medjugorje, 25 novembre 2016

 

 

 

 

 

 

"Cari figli,

anche oggi vi invito a ritornare alla preghiera. 

In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità e verso una vita semplice, affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio Creatore, innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona. 

Figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore e Dio vi benedirà. 

E voi testimoniate senza interesse, per amore verso Dio. 

Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

                                                                                                               

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 novembre

 

 

 

 

 

 

Questo messaggio, nella sua semplicità, ci traccia la via verso il Natale.

Innanzitutto la Madonna ci invita “a ritornare alla preghiera”, questo invito è quasi sempre presente negli ultimi messaggi del 25 del mese.

Accade spesso che preghiamo qualche giorno, poi ci “allentiamo” e la preghiera passa in second’ordine e riprendono il sopravvento gli affanni della vita. Non essendo la preghiera al primo posto, perdiamo anche la grazia della Divina Presenza e la luce di Dio che ci guida nella giornata.

Perciò il primo proposito che dobbiamo fare in questo periodo d'Avvento è ristabilire la preghiera nella nostra giornata, al mattino, alla sera e durante la giornata avere pensieri frequenti verso Dio.

Dio abita nel nostro cuore, non è che dobbiamo fare la coda per vederLo, per incontrarLo, per parlare con Lui! Dico vederLo, perché attraverso la preghiera e la luce della grazia, noi, come ci invita la Madonna a fare, possiamo vedere Dio che ci guida durante la giornata nelle cose ordinarie, attraverso le quali Lui si manifesta, ci illumina, ci nutre, ci dà la forza, ci aiuta a realizzare e a operare per Lui e per il Suo Regno.

Quindi se dovessimo fare una scaletta del vivere l'Avvento, al primo posto c’è l'invito alla preghiera; come ci ha detto la Madonna nel messaggio 2 ottobre: nel silenzio del vostro cuore ascoltate la voce di mio Figlio”, cercare Dio nel silenzio della propria anima.

In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità”. La Madonna, come in tanti altri messaggi, ci invita a prendere coscienza di questa immensa grazia della nostra generazione, che ha la Madonna come Madre, come maestra e come guida.

La Madonna, Madre della Chiesa, ci guida insieme alla Chiesa e non per nulla ha scelto una Parrocchia da guidare e ci guida verso la santità.

La santità non è per forza fatta di miracoli, una santità per persone speciali, ma la santità è una vocazione universale, come ha detto il Concilio, e si realizza nella vita semplice di ogni giorno, nella piccola via che è quella dell'amore e della fede, come ci insegna Santa Teresa del Bambin Gesù: la piccola via alla santità, che è quella di una vita semplice, che è quella di una vita dove si fanno tutte le cose per amore di Dio e dove si impara a vedere Dio nelle piccole cose di ogni giorno.

Dio ha lasciato tracce della Sua presenza nella bellezza della Creazione, ma lascia anche tracce della Sua presenza negli avvenimenti della vita e nelle persone che incontriamo e, se siamo persone di preghiera, avremo questa grazia di scoprire Dio Creatore nelle vicende della giornata, nelle piccole cose della vita alle quali molte volte non facciamo caso.

Innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona”. Scoprendo la Divina Presenza, la sua sollecitudine, il suo amore, come ci insegna Gesù, che vede la presenza del Padre Celeste nella bellezza dei gigli del campo e vede come il Padre Celeste nutre gli uccelli del cielo, così ci innamoriamo di Lui, vedendo il volto paterno di Dio, nella Sua grande opera della creazione e anche della vita quotidiana.

Ci innamoriamo di Lui e la vita diventa un ringraziamento al Creatore, una benedizione al Creatore, “benedite, opere tutte del Signore, il Signore”. Allora capiamo che la nostra vita è un dono e che noi non perdureremmo nell'essere, se Dio non ci sostenesse col suo Amore e che Lui è quel Padre Buono che provvede a tutti i suoi figli che si affidano a Lui, molte volte anche a quelli che non si affidano a Lui, come dice Gesù: “il Padre Celeste fa piovere sui buoni e sui cattivi, sui giusti e sugli ingiusti”.

Vedendo come il Padre Celeste provvede a noi ed è pieno di amore per noi e si occupa di noi, allora noi cosa facciamo? Anche noi facciamo sì che “la nostra vita sia un dono per gli altri nell'amore e Dio vi benedirà”.

Noi vediamo che la nostra vita è sotto l'amore di Dio, la cui paterna provvidenza si manifesta nelle piccole cose e negli eventi della giornata e ci mettiamo nella medesima traiettoria del dono e impostiamo la vita non come un'affermazione di noi stessi, del nostro “ego egoistico”, ma come un dono per gli altri e così ci meriteremo la benedizione di Dio!

In tutti i messaggi della Madonna c’è l’esortazione alla testimonianza, ma questa volta aggiunge un’espressione della quale non ci sarebbe bisogno, ma che ci fa pensare: “testimoniate senza interesse, per amore verso Dio”, non per farci vedere, né per avere gratificazioni, ma perché amiamo Dio e per suo amore cooperiamo alla sua grande opera che è quella della diffusione della salvezza eterna delle anime.

Facciamo il bene, non per gratificare noi stessi, ma per amore verso Dio e la Madonna, senza calcolare cosa viene a noi se lo facciamo o se non lo facciamo. Pratichiamo l’amore come dono e non come calcolo, questo è un invito a fare l’esame di coscienza su come facciamo il bene.

Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi”. 

La Madonna ci rassicura della sua presenza, in tempi così difficili è qui con noi, non ci abbandona, intercede per noi davanti a suo Figlio.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata", ma noi rispondiamo  alla sua chiamata oppure siamo un po’ toccati nel cuore nel momento in cui leggiamo il messaggio, ma poi rapidamente dimentichiamo?

Per non dimenticare, mettiamo il messaggio della Madonna in un luogo visibile della nostra casa, rileggiamolo anche una volta al giorno per tutto il Tempo di Avvento, perché ci serva come stimolo a vivere nella preghiera, nella comunione con Dio, nella testimonianza del bene, della pace e dell’amore.

 

 

 

LA RICONCILIAZIONE E IL PERDONO   di Padre Slavko Barbaric

 

È facile dire a Dio: Abbi pietà di me! Se tu offendi una persona, può darsi che tu lo riconosca e le chieda perdono. Ma è più difficile riconciliarsi con il fratello che ha qualcosa contro di te, senza che tu l’abbia offeso.

Se è l’altro che ti offende o ti fa dei torti, non lo perdoni se non viene lui a chiedere perdono, mentre tu stesso dovresti andare da lui per primo a fare la pace, come vuole Gesù, prima di fare la tua offerta all’altare. E se il tuo nemico soffre, tu sei contento? Quanta sofferenza per una madre!

 

 N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

 
----------------------------------

VERSIONE STAMPABILE PDF