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                                        Medjugorje, 25 febbraio 2018

 

 

 

 

 

"Cari figli,

in questo tempo di grazia vi invito tutti ad aprirvi e a vivere i comandamenti che Dio vi ha dato affinché, attraverso i sacramenti, vi guidino sulla via della conversione.

Il mondo e le tentazioni del mondo vi provano; voi, figlioli, guardate le creature di Dio che nella bellezza e nell'umiltà Lui vi ha dato, ed amate Dio, figlioli, sopra ogni cosa e Lui vi guiderà sulla via della salvezza.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

                                                                                                              

Commento di Padre Livio di Radio Maria al messaggio del 25 febbraio

 

 

 

 

 

Vorrei non dare per scontata questa espressione: “Cari figli”, tipica dei messaggi di Medjugorje. La Madonna si manifesta come Madre, Madre della Chiesa, Madre dell'intera umanità, Madre di ciascuno di noi, perché attraverso l'Apostolo Giovanni tutti gli uomini Le sono stati affidati.

La Madonna è qui per aiutare l'umanità in questo passaggio difficile della sua storia, in cui la potenza del male sta sviando gli uomini, in cui l'impero delle tenebre vuole distruggere perfino il pianeta sul quale esistiamo.

Lasciamo che il nostro cuore sussulti, nel sentire che la Madonna ci chiama “Cari figli”.

In questo tempo di grazia”: è il tempo che va dalla prima alla seconda venuta di Cristo, in cui splende il sole di Cristo Risorto.

Anche la Quaresima è un tempo di grazia speciale.

La Chiesa in penitenza si prepara alla Pasqua, affrontando, come Gesù nel deserto, le tentazioni, le seduzioni del nemico che attacca anche ognuno di noi.

Vi invito tutti ad aprirvi”; la Madonna ci invita ad uscire dal nostro io, non per aprirci al mondo, ma per aprirci a Dio e far entrare Dio nella nostra mente, nei nostri pensieri, nei nostri desideri, nel nostro cuore.

Aprirsi a Dio nel silenzio, nella mortificazione del nostro io, per ascoltare la Sua voce, il Suo invito, la Sua grazia, per sperimentare il Suo amore,

e a vivere i comandamenti che Dio vi ha dato”. Nel Natale del 2012, la Madonna è apparsa col Bambino Gesù. Quel giorno il Bambino Gesù si elevò dal braccio della Madonna e con voce autorevole e tonante disse: “Io sono la vostra pace, vivete i miei comandamenti”; sono i Suoi comandamenti, i comandamenti di Dio! 

Dio ha impresso i comandamenti nella nostra coscienza, nella nostra mente, nella nostra anima, in modo indelebile, tutti li possono conoscere se non lasciano che gli occhi vengano accecati e che la coscienza venga soffocata.

Poi Dio li ha incisi sulla pietra, dandoli a Mosè, perché avessero anche un'espressione visibile e così non ce li dimenticassimo.

Vorrei invitare i parroci e i catechisti a insegnare i comandamenti ai bambini i quali non sanno neanche cosa sono, non sanno cosa sono i sacramenti, eppure li portiamo alla prima Comunione e alla Cresima.

Approfittiamo di questo tempo di Quaresima per fare una bella visitazione ai dieci comandamenti e a confrontarci con ognuno di essi, perché saremo giudicati sui comandamenti e se amiamo il prossimo come noi stessi.

Vivere i comandamenti che Dio vi ha dato affinché, attraverso i sacramenti, vi guidino sulla via della conversione”. La Madonna ci ha detto che per vivere i comandamenti, ci vogliono i sacramenti.

Una persona, senza la Grazia di Dio, non può vivere i comandamenti, non ci riesce, almeno in modo stabile e duraturo, per cui ha bisogno dei sacramenti; in particolare dei due sacramenti del cammino quotidiano della vita cristiana che sono la Confessione e la Comunione.

La Confessione ci dà la Grazia santificante, se siamo in peccato mortale, o aumenta la Grazia se siamo in peccati veniali e soprattutto l'Eucarestia che è la fonte di Grazia di tutti i sacramenti.

Seguendo le indicazioni dei comandamenti siamo sicuri di camminare sulla via della santità e la Grazia dei sacramenti ci dà la forza di andare avanti.

Il mondo e le tentazioni del mondo vi provano”. La Quaresima è il tempo delle tentazioni, come lo è stato per Gesù.

Il mondo ci attira, ci trasmette le sue malattie spirituali, il suo egoismo, le sue passioni, le sue seduzioni, attraverso le quali il diavolo vuole impossessarsi di noi.

Dio le permette per metterci alla prova, per vedere la nostra fedeltà e perché attraverso il combattimento spirituale, attraverso la Confessione, se cadiamo nella tentazione, attraverso la rinuncia ai vari vizi, attraverso il “No” alle seduzioni, noi possiamo uscire vittoriosi dal combattimento spirituale, iniziare con la Pasqua una vita nuova e risorgere con Cristo.

La Confessione non ha molto valore, se dopo ricominciamo la vita di prima.

È come se, dopo che il medico ci ha guarito, perché facevamo una vita disordinata, riprendessimo la vita disordinata di prima. Poi di malattia in malattia si va verso la morte.

La Madonna ci dice di essere combattivi nelle tentazioni per uscire vittoriosi dalle prove che fortificano.

Voi, figlioli, guardate le creature di Dio che nella bellezza e nell'umiltà Lui vi ha dato”. Ovviamente si possono pensare tante cose.

La Madonna non di rado ci ha parlato dei fiori di primavera, fiori che sbucano dalla neve, quasi ad indicare la conversione, usciti dall’inverno del peccato, dall’inverno delle passioni. Gesù stesso ci ha detto: “guardate i gigli del campo che sono vestiti dal Padre Celeste”, (Matteo, 6,28).

Ma forse, queste creature belle e umili sono anche le persone che Dio ha messo vicino a noi, che sono piccole, umili, che profumano di spiritualità, di santità irradiante che illumina il mondo e lo profuma del buon odore di Cristo.

E quindi attraverso l’invito della natura, l’invito delle persone che sono piccoli fiori che sorridono al sole, “anche voi apritevi ed amate Dio, figlioli, sopra ogni cosa e Lui vi guiderà sulla via della salvezza”.

Come ha detto una volta la Madonna, è come quando in una stanza buia accendiamo un fiammifero, anche se non fa la luce di una lampadina, ci permette di muoverci in quella stanza, ci orientiamo, già vediamo le cose, già sappiamo dov’è la porta, ecc.

Così se noi siamo delle piccole luci in questo mondo, gli altri cominciano a vedere qualcosa, cominciano a capire che stanno girando in un labirinto senza uscita, vedono le serpi che strisciano per terra, perché si è accesa una piccola luce.

La Madonna nel messaggio del 2 giugno 2015 ha detto: “non abbiate paura di testimoniare la Verità. Se voi non temete e testimoniate con coraggio, la Verità trionferà miracolosamente”.

Il bene ha una forza irradiante che nessuno può fermare.

Noi dobbiamo essere i portatori della verità e dell’amore che vengono dal Cuore di Gesù affinché le persone dominate da satana comincino a sperare e a vedere quello che prima non potevano vedere.

Ringraziamo la Madonna che ci sta vicino, ci illumina, ci conforta, ci aiuta nel combattimento spirituale.

Andiamo avanti con coraggio sulla via di Dio che è faticosa e impegnativa, ma che lascia tanta pace nel cuore.  

 

 

 

Messaggi della Regina della Pace da Medjugorje

“Con il digiuno e la preghiera potrete ottenere tutto ciò che chiedete”. (messaggio del 25 ottobre 1983) 

“Cari figli, vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L’elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno”. (messaggio del  21 luglio 1982)

“Rimanete saldi nella fede, digiunate e pregate! Io sarò sempre accanto a voi, ad ogni vostro passo”. (messaggio del 16/11/1981)

“Per la guarigione dei malati è necessaria una fede salda, una preghiera perseverante accompagnata dall’offerta di digiuni e sacrifici. Non posso aiutare coloro che non pregano e non fanno sacrifici. Anche quelli che sono in buona salute devono pregare e digiunare per i malati. Quanto più credete fermamente e digiunate per la stessa intenzione di guarigione, tanto più saranno grandi la grazia e la misericordia di Dio. È bene pregare imponendo le mani sui malati ed è bene anche ungerli con olio benedetto. Non tutti i sacerdoti hanno il dono di guarire: per risvegliare questo dono il sacerdote deve pregare con perseveranza, digiunare e credere fermamente”. (messaggio del 18 agosto 1982)

“Cari figli, oggi vi invito a rinnovare la preghiera e il digiuno con ancora più entusiasmo, affinché la preghiera diventi gioia per voi. Figlioli, chi prega non ha paura del futuro e chi digiuna non ha paura del male. Vi ripeto ancora una volta: solo con la preghiera e il digiuno anche le guerre si possono fermare, le guerre della vostra incredulità e della paura per il futuro. Sono con voi e vi insegno figlioli: in Dio è la vostra pace e la vostra speranza. Per questo avvicinatevi a Dio e metteteLo al primo posto nella vostra vita”. (messaggio del 25 gennaio 2001)

“Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a prendere e vivere sul serio i messaggi che vi do. A causa vostra sono restata così a lungo per aiutarvi a mettere in pratica tutti i messaggi che io vi do. Vivete con amore verso di me tutti i messaggi che io vi do. (messaggio del 30 ottobre 1986)

 

 

 N.B. Il testo di cui sopra  può essere divulgato a condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it indicando:  Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it

 
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