home Gruppo Giovani info@medjugorjeliguria.it incontri pellegrinaggi archivio intenzioni@medjugorjeliguria.it link
  

MESSAGGIO DEL 25 NOVEMBRE 2008
CON IL COMMENTO DI PADRE DANKO

"Cari figli,
anche oggi vi invito in questo tempo di grazia a pregare affinché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore.
Lui che è la sola pace doni attraverso di voi la pace al mondo intero.
Per questo, figlioli, pregate senza sosta per questo mondo turbolento senza speranza affinché voi diventiate testimoni della pace per tutti.
Sia la speranza a scorrere nei vostri cuori come un fiume di grazia.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
 

----------------------------------

Il tempo in cui ci troviamo è il tempo della Grazia perché la Madonna ci è vicina in modo particolare da più di 27 anni. In tutto questo tempo Lei ci educa alla sua scuola d’amore. L’Avvento si chiama anche il tempo della Grazia perché l’amore di Dio è operante in modo speciale: fortifica la nostra fede e risveglia la volontà per la santità. La Madonna nell’ultimo messaggio ci ha richiamato alla preghiera e ci richiama molto spesso a questo perché sa che noi non preghiamo. Tutti noi facciamo un grande errore: pensiamo di pregare tanto e di essere buoni. Dal momento in cui capiamo e riconosciamo che non è così, comincerà la nostra conversione. San Giovanni Damasceno dice: "pregare significa levare il cuore al Signore", ciò significa godere della presenza di Dio, della sua vicinanza, del suo amore e della sua pace.

Negli ultimi tempi nel mondo c’è grande inquietudine e particolarmente si sente la crisi finanziaria che ha abbracciato tutti i paesi. L’uomo odierno è inquieto, è sempre di fretta, non può aggiungere niente e questo lo conduce ad essere più inquieto. Egli cerca la pace nei posti sbagliati. La Madonna ci mostra la via verso la Pace, questo è suo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo. Lui dice nel Vangelo di Giovanni: "Vi lascio la pace vi do la mia pace, non come il mondo vi dà" (Gv 14,27).

Chi ha Dio ha tutto. Quelli che hanno incontrato Dio diventano i portatori della Pace di Cristo. La Madonna ci chiama a pregare incessantemente per questo mondo turbolento e senza speranza. Grazie alla speranza possiamo sopportare più facilmente le difficoltà quotidiane. Questo momento della vita si può vivere più facilmente se abbiamo qualche meta. Se possiamo essere sicuri di questa meta e se questa meta è così grande da giustificare la fatica che abbiamo fatto nella strada già percorsa come leggiamo nell’enciclica di Benedetto XVI "Spe Salvi".

In questo breve commento ci ricordiamo anche dell’ottavo anniversario della morte di Padre Slavko Barbaric che ha pregato, ha digiunato tanto e ha amato la Madonna con l’amore di un bambino. Lui ha avuto una capacità straordinaria: conosceva diverse lingue, comunicava facilmente e con la gente era semplice e aveva cura della gente bisognosa. Includiamolo questa sera nelle nostre preghiere, ringraziando il Signore perché abbiamo avuto l’occasione di conoscerlo e di imparare da lui.

 

----------------------------------

SUOR EMMANUEL INSEGNA A PREGARE



"Cari figli, pregate, pregate, pregate"

I TRE PASSI DELLA PREGHIERA (E DELLA FEDE)

Ci sono vari gradi di preghiera e la maggior parte dei cristiani, sfortunatamente, è bloccata al primo gradino. Volete raggiungere il terzo gradino? Se lo volete, troverete i mezzi e ci riuscirete.

Qual è il primo passo? Il primo passo è quando decidiamo di essere cristiani. E’ un buon passo, infatti e’ meglio che essere un miscredente e non conoscere Dio. Quando siamo nelle necessità, ci ricordiamo che Lui c’è e chiediamo il suo aiuto. Allora noi preghiamo così: "O Signore, Tu sai che io ho bisogno di questo e ho bisogno di quest’altro, per favore concedimelo. Sono malato, per favore, Signore guariscimi. Mio figlio si droga, o Signore liberalo dalla droga! Signore, manda il Tuo Spirito Santo cosicché io possa passare gli esami…… OK. Non sto scherzando, NO! E’ giusto così perché Dio e’ nostro Padre e sa come donarci quello di cui abbiamo bisogno. Questo e’ una specie di monologo. Ci rivolgiamo a Dio quando abbiamo bisogno che Lui provveda.

Il secondo stadio è la nostra decisione di essere aperti alla volontà di Dio, siamo aperti al suo piano, ma c’e’ un problema: dobbiamo rinunciare alla nostra volontà per essere aperti alla volontà di Dio. Questo è il motivo per cui molti cristiani si fermano al primo stadio; non passano attraverso quella piccola morte che è necessaria. Questo è dovuto al fatto che noi temiamo, o abbiamo paura, della volontà di Dio. Entriamo nello stupendo secondo stadio della preghiera, quando siamo aperti alla volontà e al piano di Dio nella nostra vita. Rinuncio ai miei piani.

Quando raggiungiamo questo secondo stadio della preghiera, siamo pronti a rinunciare a tutto ciò che non è di Dio, a seguire il Vangelo e a seguire i messaggi della Madonna di Medjugorje.

Adesso arriviamo al terzo stadio della preghiera, nel terzo stadio non dobbiamo fare niente, perché è il Signore stesso a prendere l’iniziativa. Siccome siamo stati così a lungo in questa gioia di appartenere a Dio, di essere uno strumento di Dio, alla fine, un giorno, a Suo tempo, non sappiamo quando, un giorno, saremo così uniti con Lui che Egli metterà nei nostri cuori i Suoi sentimenti e farà dentro di noi la Sua dimora. Come dice San Paolo: "Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me". La mia vita e’ Cristo. Sarà un solo cuore, una sola mente, un solo Spirito, una sola anima con Cristo. Così erano i santi. Essi hanno provato il dolore di Dio, il dolore di Gesù davanti ai peccati del mondo e alle anime perdute. Sapete qual é il segno che abbiamo raggiunto questo stadio? E’ molto semplice. E’ quando noi accettiamo le nostre croci e le nostre sofferenze come fossero la nostra gioia più grande, poiché abbiamo ricevuto così tanto – il cuore del Redentore dentro di noi - che sperimentiamo lo stesso desiderio che ardeva nel cuore di San Paolo: di salvare le anime, anche i cuori più induriti del mondo. Sapete, Santa Teresa di Lisieux, durante l’ora più buia della sua malattia, ha detto "Sono felice come un uccellino che canta al mattino". Aveva l’opportunità di offrire tutto e poteva con il cuore vedere la gioia, la gioia di Gesù nostro Redentore, nostro Salvatore, nostro Re, che salvava le anime attraverso la sua sofferenza. Quando raggiungerete questo stadio, otterrete tutto quello che chiederete al Signore. Tutte le vostre preghiere saranno esaudite, sapete perché? Perché quello che desiderate è uguale ai Suoi desideri; perché sono i Suoi desideri che dimorano nel vostro cuore.

Voi sarete degli strumenti bellissimi nelle mani di Nostro Signore perché voi "Pregate, Pregate, Pregate". Nel piano di Dio per noi, noi siamo chiamati al più alto grado di Santità e al più alto grado di Amore. Scegliamo tutti questa Santità, questa Felicità e la Volontà di Dio, Nostro Re, Cristo Signore.

(Suor Emmanuel, Comunità delle Beatitudini – Medjugorje)